Il sillogismo di Santi Paduli
Questo mese e mezzo di lavoro è stato particolarmente impegnativo. Abbiamo strutturato il servizio mensa dell’Unione dei Comuni. L’abbiamo fatto in tempo record e l’abbiamo raccontato con un misto di ansia ed entusiasmo. Lo leggi a questo link: i nostri primi 1700 pasti
Adesso cominciamo lentamente a prendere respiro, e iniziamo a leggere i primi numeri reali: i pasti somministrati, le persone coinvolte, i chili di materia lavorata.
Sono ancora poca cosa, lo sappiamo, ma i dati di questo primo mese vanno letti in una prospettiva di crescita, giorno dopo giorno.
Soprattutto, questi numeri sono fondamentali per seguire il primo obiettivo di Santi Paduli: condividere una politica alimentare per rigenerare il Parco Paduli sconvolto dalla Xylella.
Ci sforziamo di andare “oltre al piatto” e collegare il valore dei prodotti alimentari alla qualità degli spazi della nostra vita.
Santi Paduli nasce da un sillogismo. Si tratta di un ragionamento logico che parte da una premessa per arrivare a una conclusione logica. Il nostro ragionamento è questo: La produzione del cibo viene indirizzata dai consumi alimentari della popolazione. E La produzione del cibo, con agricoltura e allevamento, è l’attività umana che più di tutte costruisce un paesaggio agrario. La conclusione è che consumi alimentari sani determinano un paesaggio coltivato in maniera sana.
Ha senso? Secondo noi sì.
Come possiamo rappresentare questa nostra tesi? Come facciamo a rendere concreta questa relazione tra cibo e paesaggio? Ce lo stiamo chiedendo molto in questi giorni. È un tema molto avvincente che ci prende molte energie.
Vogliamo rendere visibile il fatto che ogni volta che si mangia si (ri)costruisce un paesaggio. Se lo vedessimo chiaramente, ne saremmo tutti ancora più consapevoli.
Andrea è il grafico di Santi Paduli. E si è già messo all’opera. Anche lui parte dai primi numeri per sovrapporre queste due immagini. Ciò che mangiamo è ciò che è stato coltivato.
Per esempio, finora abbiamo cucinato oltre trecento chili di pasta. A occhio e croce corrispondono a cinque quintali di grano locale. Per produrlo serve già un campo di mezzo ettaro.
Questo ragionamento si può estendere a tutto. Quante verdure, quante uova, quanti alberi di olivo per fare l’olio che ci serve in cucina? Quanta terra per mettere in piedi una buona mensa?
Fermi tutti. Lo sappiamo che con una media di trecentotrenta pasti giornalieri non si risolve il problema di un intero territorio in balìa del degrado e dei disseccamenti.
Quello che offriamo è l’inizio di un ragionamento. La possibilità di una direzione. Quella che molto spesso sembra mancare sotto i nostri piedi.
Siamo all’inizio. I numeri cresceranno. Così come l’impatto che avranno sul territorio, e come le parole e le immagini che useremo per raccontarlo. Te lo racconteremo nei prossimi articoli.
AD ASTRA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE
ADVISOR SRL
ASSOCIAZIONE CULTURALE ” LU VECCHIU TRAINU”
BENEDETTI PADULI SOCIETÀ COOPERATIVA AGRICOLA
BOSCHETTO SRL AGRICOLA
CENTRO TURISTICO GIOVANILE “GRUPPO D’IMPEGNO SOCIALE” APS
COMITATO FESTE “MARIA SS.MA DELLE GRAZIE”
COOPERATIVA SOCIALE ONLUS ATUTTOTENDA
FONDAZIONE MARCHESE IGNAZIO GUARINI ONLUS
I.C. B. N. SAN C. SUPERSANO
I.C. POGGIARDO
I.C. MURO LECCESE
MUSIC PLATFORM A.P.S.
RADICE APS ETS
RINASCITA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE
SANTA FUCINA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE
TELA ASSOCIAZIONE CULTURALE
COMUNE DI SAN CASSIANO
COMUNE DI BOTRUGNO
COMUNE DI MURO LECCESE
COMUNE DI GIUGGIANELLO
COMUNE DI SURANO
COMUNE DI SUPERSANO
COMUNE DI SANARICA
Santa Fucina Cooperativa Sociale
Via Genova, 1
73020-SAN CASSIANO (LE)
CF – 05306790758
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